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Windhoek: cosa vedere nella capitale della Namibia

Windhoek: cosa vedere nella capitale della Namibia

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Storia e origini della città

Windhoek (dall’afrikaans “angolo ventoso”) è la capitale della Namibia, nonché il principale centro commerciale ed economico del Paese, situato nella sua parte centrale.

Sin dall’antichità, la sua posizione, insieme alle caratteristiche fisiche e naturali che la contraddistinguono, favorirono l’insediamento di due popoli: i Nama (insieme agli Oorlam) e gli Herero, rispettivamente di lingua khoikhoi e bantu. Questi, infatti, si stanziarono nel luogo attirati dalla possibilità di allevare il bestiame, grazie all’ampia disponibilità di sorgenti e all’andamento regolare delle piogge, che garantivano un costante approvvigionamento d’acqua. Non meno importante fu la sua posizione strategica, circondata da catene montuose che ne garantivano l’aspetto difensivo.

La fondazione di Windhoek come città moderna, però, è attribuita a Jonker Afrikaner, un Capo Nama che si stabilì nel luogo nel 1842, insieme ad altre duemila persone, fondando un vero e proprio insediamento. A seguito della sua morte, avvenuta nel 1861, la città e tutto il territorio circostante furono oggetto di numerosi conflitti, che si conclusero con molteplici acquisizioni territoriali da parte dei tedeschi. Così, gran parte della costa dell’odierna Namibia finì sotto il controllo tedesco e Windhoek ricoprì un ruolo chiave in questo processo. La città, infatti, oltre ad essere situata in un territorio strategico dove confluivano le rotte commerciali, si trovava da più di dieci anni al centro dei conflitti tra le due popolazioni indigene che la abitavano; i tedeschi, quindi, sfruttarono tale situazione promettendo di assicurare la pace nel territorio.

La città attuale fu ufficialmente fondata dai coloni tedeschi il 18 ottobre 1890, quando il Maggiore Curt von François eresse una fortezza chiamata “Alte Feste” (Vecchia Fortezza), che fino a qualche tempo fa rappresentava uno dei principali monumenti storici della città. L’intera epoca coloniale fu caratterizzata da un gran numero di tensioni e conflitti tra i coloni tedeschi e le popolazioni indigene, che culminò con il genocidio dei Nama e degli Herero tra il 1904 e il 1908. Nel corso della Prima Guerra Mondiale (1915), poi, le truppe sudafricane occuparono la Namibia, allora conosciuta come Africa Tedesca del Sud-Ovest, e dopo la guerra, il territorio divenne un mandato della Società delle Nazioni amministrato dal Sudafrica.

Sotto il dominio sudafricano, vennero applicate politiche di apartheid che segregavano la popolazione in base alla razza e Windhoek ne fu fortemente influenzata, prevedendo aree separate per bianchi e neri. A partire dal 1990, poi, la Namibia ottenne l’indipendenza dal regime coloniale sudafricano e la città divenne sede del primo governo democratico della Repubblica di Namibia.

 

Tre cose da vedere a Windhoek

Rispetto alle bellezze naturalistiche che è possibile incontrare in altre destinazioni della Namibia, la città di Windhoek non è una tappa particolarmente interessante per i viaggiatori in vacanza, sebbene sia il punto di arrivo e partenza obbligato per gran parte dei tour, in quanto sede dell’aeroporto internazionale (Hosea Kutako International Airport). Vi sono, però, alcune attrazioni che è possibile visitare se ci si ritrova in città.

Dal punto di vista dell’architettura, l’edificio più caratteristico della città è Christuskirche (“Chiesa di Cristo”), una chiesa luterana in stile gotico progettata dall’ingegner Gottlieb Redecker nel 1900. La ragione della sua costruzione risiede nella fondazione, nel 1896, di una congregazione luterana a opera del pastore Heinrich Sieve, che nel giro di un anno divenne così numerosa da necessitare di un luogo ospitante. I conflitti tra i coloni tedeschi e gli abitanti locali, però, ritardarono la costruzione, tanto che la prima pietra fu posta nel 1907 e i lavori proseguirono per tre anni, concludendosi nel 1910. I visitatori che decidono di intraprendere una visita in questo edificio, si trovano davanti a un insieme di stili e materiali molto caratteristici, tra cui l’arenaria (unico materiale locale), il marmo di Carrara ed altri elementi strutturali, come il tetto e l’orologio, di fattura tedesca. La sua posizione privilegiata, sulla sommità di una collina, fu scelta per renderla visibile anche a lunga distanza; oggi si trova al centro di uno spartitraffico in Robert Mugabe Avenue, all’incrocio di Fidel Castro Street.

Un luogo che vale la pena visitare in città, soprattutto per gli amanti della storia, è l’Independence Memorial Museum (IMM), dedicato alla storia dell’indipendenza coloniale della Namibia. Già il suo stile architettonico, differente da tutti gli altri edifici di costruzione tedesca presenti in città, testimonia la storia della resistenza di questo popolo. Il museo, infatti, inaugurato nel 2014 in occasione del ventiquattresimo anniversario dell’indipendenza del Paese, si caratterizza proprio per lo stile moderno (realista socialista nord-coreano), in netto contrasto con le costruzioni dell’ambiente circostante. La struttura prevede un ascensore esterno in vetro, che consente ai visitatori di sostare in ciascuno dei tre piani di cui è composta; ogni piano, all’interno, racconta una delle tappe principali della storia di questo popolo: la repressione coloniale, il percorso verso la liberazione e, infine, quello verso l’indipendenza. Per quanto riguarda l’esterno, inoltre, caratteristiche sono anche le due statue poste in prossimità dell’edificio: la statua di Sam Nujoma, primo presidente della Namibia e attivista rivoluzionario, e una statua dedicata al genocidio compiuto dai tedeschi nel primo decennio del 1900.
Al termine della visita al museo, si consiglia ai visitatori di salire al quarto piano per gustare un drink sul rooftoop, che offre una bella vista panoramica sulla città.

Tintenpalast

Un altro luogo che può essere interessante per i visitatori della città è Tintenpalast, la sede del parlamento della Namibia dal 1990. Il suo nome, che in tedesco significa “palazzo dell’inchiostro” si deve ai numerosi documenti burocratici che vennero prodotti nel corso della progettazione dell’edificio. Il palazzo, eretto tra il 1912 e il 1913, fu costruito per accogliere la sede del governo coloniale dell’Africa Tedesca del Sud-Ovest e ospitò sempre la massima carica politica del Paese. Realizzato interamente con materiali locali, è circondato da un grande giardino (noto come “Giardino del Parlamento”) fondato nel 1930, all’interno del quale sono esposte diverse statue, tra cui quella di Hosea Kutako ed Hendrik Witbooi.

Monumento simbolo della città era Alte Feste, uno degli edifici più antichi, utilizzato dapprima come bastione per le truppe tedesche durante il periodo coloniale, poi come quartier generale dei militari dell’Unione africana; intorno al 1930 divenne anche un ostello fino a quando, a seguito di un’importante ristrutturazione, fu trasformato nel Museo Nazionale di Arte Moderna Africana della Namibia. Oggi, però, l’edificio è chiuso definitivamente e versa in uno stato di totale abbandono.

 

Esperienze da vivere in città

Un’esperienza da vivere a Windhoek per immergersi nella cultura locale è la visita al Namibia Craft Centre, un mercato artigianale situato nel cuore della città, dove è possibile acquistare souvenir, pezzi d’artigianato e regali fatti a mano dalla popolazione locale. All’interno dell’edificio, infatti, si trovano una quarantina di imprese artigiane, che realizzano una gran varietà di oggetti caratteristici, da veri e propri gioielli fino a radici degli alberi intagliate. Acquistando in questo luogo caratteristico, rispetto alle bancarelle che si trovano a bordo strada per le vie della città, si spenderà sicuramente un po’ di più, ma in alcuni casi si troverà abbigliamento più ricercato e meglio rifinito.

Se, invece, si vuole entrare in contatto con la vegetazione tipica del territorio potrebbe risultare interessante una visita al National Botanic Garden of Namibia, un parco di circa 12 ettari situato in cima a una collina nei pressi della città. Al suo interno, i visitatori hanno la possibilità di addentrarsi nei sentieri autoguidati e immergersi nella natura, scoprendo la flora locale (opportunamente etichettata) che, in base al periodo dell’anno, offre un vero e proprio spettacolo ed entrando in contatto anche con la fauna, in particolare qualche mammifero, degli uccelli, degli insetti e dei rettili.

Da non perdere, infine, una cena al Joe’s Beer House, un ristorante molto caratteristico dove è possibile assaggiare piatti tipici del territorio, come la carne di giraffa, zebra e coccodrillo. La caratteristica che rende unico questo locale è il suo arredamento eclettico, realizzato con oggetti di ogni tipo, raccolti nel corso dei numerosi viaggi del suo fondatore, lo chef Joachim Gross, conosciuto semplicemente come “Joe”. A rendere ancora più suggestiva l’esperienza sono le serate organizzate che, tra le altre cose, permettono anche di ascoltare canti tedeschi ed essere subito catapultati all’Oktoberfest in Germania.

 

Informazioni generali su come vivere la città

Visitare Windhoek à non è particolarmente sicuro a differenza di altri centri urbani, in quanto il tasso di criminalità è molto elevato in ogni quartiere; per questo motivo, è preferibile evitare di aggirarsi per le vie della città in solitaria, soprattutto dopo il tramonto, e preferire la compagnia della guida locale, che sarà in grado anche di fornire i necessari consigli per la permanenza in città.

Un aspetto positivo è sicuramente la posizione della città, che risulta ben collegata alle altre città limitrofe, offrendo ai visitatori la possibilità di spostarsi agevolmente verso altri centri, una volta conclusa la visita. Rilevante è anche la vicinanza all’aeroporto, situato a circa 45 km dalla città, che rende Windhoek una meta perfetta per un pernottamento funzionale all’arrivo/partenza del proprio volo.

Infine, il clima è quello sub-tropicale arido, mitigato dalla posizione della città, che sorge su un altopiano. La stagione più calda, caratterizzata da abbondanti precipitazioni, interessa i mesi da dicembre a marzo, mentre la stagione più secca è quella dei mesi maggio-ottobre. Rilevanti sono le escursioni termiche tra il giorno e la sera: da maggio ad agosto, infatti, durante la notte la temperatura può scendere anche di qualche grado sotto lo zero.

 

FAQ

 

Quanti giorni servono per visitare Windhoek?

Una giornata è sufficiente per visitare la città.

 

Come muoversi a Windhoek?

Windhoek è una città molto piccola e tutti i principali luoghi di interesse sono concentrati nel centro storico. Per questo motivo è possibile muoversi agevolmente a piedi, ma questo va assolutamente evitato nelle ore serali o se si è da soli; in questo caso, è preferibile affidarsi al servizio di taxi locale.

 

Quali sono le strade più conosciute di Windhoek?

La principale strada cittadina è l’Independence Avenue, lunga circa 1 km; questa incrocia Post Street, una strada trasformata in isola pedonale, al cui termine è situato un centro commerciale.

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