Aurora boreale: quando vederla in Islanda?
Parti alla scoperta di uno degli eventi naturali più belli al mondo, l’aurora boreale. Questo fenomeno si presenta ogni volta con forme e colori diversi, attraendo milioni di viaggiatori che partono per esplorare destinazioni remote a caccia di questo panorama affascinante. Una di queste è l’Islanda, situata nell’Oceano Atlantico, famosa per la terra ricoperta di ghiacciai, montagne, cascate e per il clima freddo.
Parleremo di queste bellissime luci che illuminano il cielo islandese, fornendo alcuni consigli sul miglior modo per godere del viaggio e dello spettacolo.
Aurora boreale: cosa bisogna sapere?
Innanzitutto, bisogna capire cosa è l’aurora boreale: nel corso della storia si è sempre cercato di dare una definizione a questo fenomeno atmosferico. Si chiama “boreale”, perché avviene nell’emisfero nord, mentre tale fenomeno prende il nome di aurora “australe”, se si verifica nell’emisfero sud.
Si crea quando le particelle emesse dal sole si muovono, creando il vento solare, in direzione della Terra: queste portano con sé il campo magnetico solare e vanno contro la magnetosfera, ossia l’omologo terrestre, proteggendo il nostro pianeta. Alcune di queste particelle riescono a superare la magnetosfera e arrivano alla ionosfera, ovvero lo strato di atmosfera che si estende dai 50 ai 1000 km sopra la superficie terrestre, emettendo così luce colorata di rosso, verde o blu e dalla forma ondulata.
Il colore dipende da vari fattori come la composizione del gas, l’altitudine in cui avviene l’incontro tra particelle e ionosfera e l’energia delle particelle. Il colore più comune è il verde in corrispondenza di azoto e ossigeno molecolare quindi fino ai 200 km, blu nella parte più in alto, rosso o viola, quando è presente l’ossigeno atomico, quindi solo ad altezze molto elevate; infine, può essere anche di colore rosa, intorno ai 90/100 km di altitudine e quando si ha una maggiore intensità solare. Nei casi in cui risulti piuttosto debole, si presenta come una scia di luce bianca.
Per quanto riguarda la forma, ce ne sono tantissime: si va da quella ad arco, a quella a S. Anche in questo caso dipende molto dall’attività solare, perché quando è debole l’aurora assomiglia più a una chiazza di colori, mentre se è intensa e in corrispondenza dello zenith, assume la forma più bella e anche più rara chiamata Corona Boreale.
Si verifica nelle zone in cui il campo magnetico è più debole, quindi dove le particelle riescono a passare con più facilità; queste aeree corrispondono alle zone artiche come il Circolo Polare Artico, ma anche ad altri paesi, come l’Islanda. Anzi è uno dei posti migliori per osservare queste luci immersi nelle meraviglie naturali del paese.
Periodo migliore per vedere l’aurora boreale in Islanda
Essendo un fenomeno naturale, influenzato dal sole, non si possono fare delle previsioni certe che permettano di cogliere il momento esatto in cui apparirà. Tuttavia c’è più possibilità di vederla in primavera, durante i mesi di marzo e aprile, in autunno, nel mese di settembre/ottobre e anche nella stagione invernale, in particolare da novembre a gennaio/febbraio.
Le indicazioni sul suo avvistamento riguardano anche la fascia oraria di riferimento. Si parte dalle sei di sera fino all’una di notte, con una maggiore probabilità verso mezzanotte: dopo il tramonto, infatti, l’opportunità di ammirare l’aurora boreale aumenta sempre di più, anche grazie all’incremento graduale del buio.
In Islanda la visibilità dipende da vari fattori, primo fra tutti il sole. In particolare, il periodo migliore va dal mese di settembre a quello di aprile. È meglio organizzare il viaggio nelle settimane del solstizio d’inverno, infatti, le ore di luce sono pochissime, massimo cinque, e quindi perfetto per partire in tour con una guida alla ricerca del punto più adatto per avvistare l’aurora.
Condizioni atmosferiche ideali
Per capire se durante i propri viaggi ci sono le condizioni atmosferiche adatte, bisogna fare attenzione a vari fattori.
In primo luogo l’attività del sole: più questa è forte, più l’aurora sarà visibile a occhio nudo. È possibile conoscere il livello d’intensità usando come unità di misura l’indice Kp: quando è a 0 vuol dire che l’aurora è molto lieve, quindi visibile solo al nord; mentre a 4 o 5 è già più forte e la si può osservare anche in altre zone. Quando l’aurora si assesta a un livello che va da 5 a 9Kp (valore massimo), si usa anche l’indice G che indica le condizioni geomagnetiche del pianeta. Quando si verifica questa situazione, vuol dire che sta avendo luogo una tempesta geomagnetica.
Secondo elemento importante è il cielo: quest’ultimo deve essere buio, limpido senza nuvole capaci di creare una copertura che ovviamente non permetterebbe di godere al massimo dello splendore delle luci. Inoltre, anche se non è una cosa certa, è auspicabile che non ci sia la luna, dato che la sua luce potrebbe offuscare quella dell’aurora.
Se da una parte è consigliabile allontanarsi dalle zone urbane, perché troppo soggette all’inquinamento luminoso, è anche vero che quelle costiere sono più umide rispetto alle prime, in cui si possono trovare anche zone più all’aria aperta come i parchi.
In generale esistono diversi siti e anche applicazioni da scaricare sul cellulare che forniscono informazioni in tempo reale sulle condizioni atmosferiche della zona e in particolare sui livelli sopracitati. Tali applicazioni sono anche in grado di informare tramite notifica della presenza dell’aurora.
Luoghi migliori dove vedere l’aurora boreale in Islanda
Anche se si consiglia di evitare le località urbane, l’aurora boreale è visibile persino dalla capitale islandese, Reykjavik: in particolare la si può vedere all’interno di un parco della città o sarebbe ancora meglio andare in auto per le strade islandesi e recarsi nelle zone più lontane, per esempio sulla costa o sul faro di Grotta, il luogo più occidentale della città.
Reykjavik è anche il punto di partenza per vivere l’esperienza delle escursioni in barca: questi tour sono l’ideale per ammirare l’unione perfetta tra il paesaggio dell’aurora boreale, quello del mare e della natura circostante. Infatti, gli itinerari che vengono organizzati in gruppo per ammirarla permettono anche di immergersi e scoprire paesaggi meravigliosi.
Uno di questi è il lago Myvatn, cui nome letteralmente significa “lago dei moscerini”; quarto per superficie a livello nazionale, Myvatn si trova nell’area settentrionale dell’Islanda e attrae moltissimi turisti per la sua flora, fortemente influenzata dalla natura vulcanica. Dall’incontro delle colate di lava con l’acqua gelida, infatti, si formano delle strutture molto alte, che sono state chiamate castelli neri, e percorsi simili a labirinti, in cui districarsi.
Un’altra postazione, che vi lascerà a bocca aperta, è la cascata di ghiaccio di Godafoss. Il nome significa “Cascata degli Dei”, dovuto alla leggenda secondo cui il sacerdote Asatru Thorgeir Ljosvetningagodi, dopo aver preso la decisione di rendere il cristianesimo la religione ufficiale del popolo, per ringraziare gli Dei dell’aiuto offerto, gettò gli idoli nella cascata. Con i suoi 12 metri di altezza rappresenta uno dei punti più iconici del paese: si trova a nord-est dell’Islanda e accoglie le acque cristalline del fiume Skjalfandafljot, il quarto fiume più lungo del paese.
Altro luogo bellissimo da cui ammirare questo spettacolo del cielo è la laguna glaciale di Jökulsárlón, il lago di origine glaciale più grande del paese. Si trova a sud del ghiacciaio di Vatnajokull ed è famoso soprattutto per la presenza di numerosi iceberg al suo interno, i cui colori vanno dal blu al celeste, ma assumono anche tonalità di bianco, giallo e nero per l’attività vulcanica del posto. Qui i colori dell’aurora si uniscono a quelli dell’acqua ghiacciata e degli iceberg, regalandovi un’esperienza mai vissuta prima. È possibile farci anche un giro in barca o su un gommone, così da ammirare la fauna marina come pesci e foche distese sugli iceberg.
Ultima non meno importante la penisola Snæfellsnes, situata a nord-ovest del paese e chiamata Islanda in miniatura, racchiude tutto il panorama islandese: cattura lo splendore dell’aurora con i tetti del villaggio di Hellnar, uno sfondo da favola!
FAQ
È possibile vedere l’aurora boreale d’estate?
Sì, l’aurora boreale è visibile anche d’estate, ma da fine agosto. Da fine giugno, infatti, nel Paese il sole non tramonta mai; di conseguenza è sempre giorno e le ore di buio sono molto poche fino a luglio/inizio agosto.
Quanto bisogna stare in Islanda per poter vedere l’aurora boreale?
Vedere l’aurora boreale è anche una questione di fortuna, perché il meteo in Islanda è molto variabile. In generale, si consiglia di sostare nel Paese per un periodo abbastanza lungo, circa due settimane, così da avere più tempo a disposizione e maggiori probabilità.
Quanto tempo dura l’aurora boreale?
La durata del fenomeno è variabile e dipende dai fattori atmosferici del momento. Questa, comunque, può durare anche diverse ore, così come una decina di minuti, a seconda delle condizioni metereologiche.